Dioniso tra identità e alterità. Studi sul dionisismo nelle "Baccanti" di Euripide

Il mio lavoro di tesi magistrale verte su alcuni elementi mitico-rituali del dionisismo così come rappresentato nelle "Baccanti" di Euripide. Nella prima parte dello studio (capp. I-III) mi sono occupato principalmente dell’oscillazione del Dioniso euripideo tra identità greca e alterità barbarica: partendo dal prologo della tragedia, ho analizzato le caratteristiche salienti dell’identità del dio e le forme peculiari del suo legame con Tebe (Cap. I), quindi ho tentato di interpretare in chiave storico-antropologica l’immagine della provenienza di Dioniso dall’Oriente dei vv. 13-19 (Cap. II). L’indagine sul dio “Straniero” mi ha poi portato a confrontare le immagini euripidee con le attestazioni relative all’alterità di Dioniso nelle "Storie" di Erodoto e ad approfondire i meccanismi psicosociali che stanno alla base della costante proiezione del dio verso l’esterno nel mito e nel sistema religioso del V secolo (Cap. III). L'ultima sezione della tesi (cap. IV) è dedicata invece al trattamento del corpo e dell'identità della menade nel rituale menadico. Mi sono occupato, in particolare, della nozione di "manía" e ho analizzato il violento processo di dislocazione nell’alterità che le menadi subiscono durante la possessione dionisiaca (la fuga verso il monte, il regresso allo stato selvatico, l’animalizzazione)come correlato rituale delle tensioni centrifughe tipiche della rappresentazione mitica di Dioniso. Studiare tale processo mi ha permesso, infine, di definire alcune delle funzioni che la sovversione rituale delle menadi svolgeva nel quadro della civiltà greca di età classica